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Grafico ottimizzazione comfort ambientale

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Edilizia e Costruzioni


Comportamento sismico ed a collasso di strutture in cls armato

Analisi non lineari di sistemi di aste piane e spaziali

Metodi d’analisi probabilistica del comportamento strutturale

Metodi ad elementi finiti per strutture ad asse curvilineo

Proprietà meccaniche dei materiali da costruzione

Stato di sollecitazione in solidi con elesticità lineare

Durezza dei materiali da costruzione

Resistenza al fuoco di strutture in calcestruzzo armato

Protezione sismica mediante elementi isolatori o dissipatori

Strutture in muratura e  protezione del patrimonio culturale

Strutture reticolari metalliche e di lega leggera

Rinforzo di strutture mediante placcaggi in FRP

 

Studio del confort ambientale con tecniche per riscaldare, illuminare, arredare e restaurare.

Velocità dell' aria (m/s)

Il movimento dell’aria produce effetti termici anche senza variazione della temperatura dell’aria e può favorire la dissipazione del calore, attraverso la superficie dell’epidermide, nei seguenti modi:
 

  • Aumento della dissipazione del calore per convezione, fino a quando la temperatura dell’aria rimane inferiore a quella dell’epidermide;
     

  • Accelerazione dell’evaporazione e quindi produzione di raffrescamento fisiologico; alle basse umidità (< 30 %) questo effetto è irrilevante in quanto si ha già una intensa evaporazione anche con aria ferma; alle alte umidità (> 80 %) l’evaporazione è comunque limitata e il movimento dell’aria non ha grandi effetti rinfrescanti. L’evaporazione può essere invece notevolmente accelerata alle medie umidità (40-50 %): se l’aria è ferma, lo strato più vicino all’epidermide si satura velocemente, impedendo un’ulteriore evaporazione, il movimento dell’aria invece può assicurare un ricambio e quindi una continua evaporazione.

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L’utilizzo del movimento dell’aria per il raffrescamento può essere limitato dai suoi effetti fastidiosi, infatti le reazioni medie soggettive alle varie velocità sono le seguenti:

  • Fino a 0.25 m/s: impercettibile;
     

  • 0.25-0.50 m/s: piacevole;
     

  • 0.50-1.00 m/s: sensazione di aria in movimento;
     

  • 1.00-1.50 m/s: corrente d’aria da lieve a fastidiosa;
     

  • Oltre 1.50 m/s: fastidiosa.

Tutti gli ambienti sono soggetti a movimenti anche impercettibili dell’aria. La velocità minima è di 0,075 m/s ma si inizia a percepire il movimento dell’aria a 0,3 m/s. Alle temperature più alte anche 1 m/s è considerato piacevole, ed una velocità sino a 1.5 m/s è tollerabile. Nella stagione fredda, all’interno di un locale riscaldato la velocità dell’aria non dovrebbe superare i 0.25 m/s.
Non esiste per la velocità dell’aria un limite inferiore necessario per il benessere, esiste invece un limite massimo per la velocità media negli spazi occupati.
La velocità media dell’aria nella zona occupata non deve superare 0,25 m/s. Comunque (in condizioni estive), la zona di confort può essere estesa a temperature maggiori di 26 °C se la velocità dell’aria aumenta di 0,275 m/s per ciascun grado K di aumento di temperatura, fino ad una temperatura massima di 28 °C e una velocità massima dell’aria di 0,8 m/s. Fogli di carta, capelli e altri oggetti leggeri possono iniziare a volare a tale velocità.
La ventilazione influisce anche sulla qualità dell’aria interna e quindi sulla salute degli occupanti.

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Per maggiori informazioni  : Ing. Silvestro.