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Grafico ottimizzazione comfort ambientale

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Edilizia e Costruzioni


Comportamento sismico ed a collasso di strutture in cls armato

Analisi non lineari di sistemi di aste piane e spaziali

Metodi d’analisi probabilistica del comportamento strutturale

Metodi ad elementi finiti per strutture ad asse curvilineo

Proprietà meccaniche dei materiali da costruzione

Stato di sollecitazione in solidi con elesticità lineare

Durezza dei materiali da costruzione

Resistenza al fuoco di strutture in calcestruzzo armato

Protezione sismica mediante elementi isolatori o dissipatori

Strutture in muratura e  protezione del patrimonio culturale

Strutture reticolari metalliche e di lega leggera

Rinforzo di strutture mediante placcaggi in FRP

 

restauro del legno

Studio del confort ambientale con tecniche per riscaldare, illuminare, arredare e restaurare.

Arredamento locali: il restauro del legno

La dote principale di un restauratore è l' amore per  il proprio lavoro, condizione ideale perché un restauro riesca, nei limiti delle proprie possibilità e conoscenze.
La prima fase del restauro del legno consiste nell'individuazione tecnica-artistica di un mobile, ovvero la sua collocazione nel tempo, i metodi usati per costruirlo, lo stile che lo caratterizza. Acquisiti questi dati sarà fondamentale decidere il tipo di restauro da eseguire, questo può essere : conservativo o integrativo.
Un restauro conservativo interverrà sul mobile solo con opere di consolidamento delle parti esistenti,  salvaguardando, nei limiti del possibile, i "danni" acquisiti con il tempo. In  un restauro conservativo non è necessario ripristinare, al punto di riportare il mobile alle condizioni in cui era quando fu costruito. Una gamba mancante va sicuramente rifatta, ma una tavola imbarcata, una cornice eccessivamente tarlata non devono essere reintegrate, ma consolidate per far si che la loro genuinità si prodighi nel tempo.
 

Il restauro integrativo, invece riguarda più da vicino i mobili che non hanno più un'anima, se non si interviene in maniera drastica.
 Ricostruendo una cornice mancante su di un'armadio, si ridonerà allo stesso il fascino che aveva perso lungo il suo percorso nel tempo.
 Fondamentale  è scrivere un programma  di interventi,  in cui verranno elencati in maniera cronologica.
 Si inizia sempre con gli interventi di falegnameria, poi di  pulitura e quindi di lucidatura.
 Elencate tutti gli interventi che dovete eseguire, sia quelli che integrano una parte mancante, sia quelli che si limitano al rincollaggio di una parte che si è semplicemente distaccata.
 La pulitura del mobile è l'operazione  che richiede più attenzione, un'errore è più o meno irreversibile. Importanza è la salvaguardia dell'integrità della patina, quella colorazione  che il mobile ha acquisito con il tempo, è irriproducibile, quindi attenzione all'uso di sostanze troppo aggressive (soda caustica, acidi di vario genere), o di abrasivi, oserei quasi vietati.
 Analizzate sempre il tipo di vernice che ricopre l'oggetto, non sempre è necessario sverniciare e comunque usate sempre un prodotto adeguato, solo in certi casi quando ormai la patina è compromessa, l'uso di sostanze o mezzi drastici è consentito.
 La lucidatura è quell'operazione finale che dona al mobile tutto il sapore del suo tempo trascorso. I metodi principali di lucidatura sono due quello a cera e quello a gommalacca, il primo destinato a mobili di origine popolare, il secondo a mobili di ebanisteria medio alta.

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