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Edilizia e Costruzioni


Comportamento sismico ed a collasso di strutture in cls armato

Analisi non lineari di sistemi di aste piane e spaziali

Metodi d’analisi probabilistica del comportamento strutturale

Metodi ad elementi finiti per strutture ad asse curvilineo

Proprietà meccaniche dei materiali da costruzione

Stato di sollecitazione in solidi con elesticità lineare

Durezza dei materiali da costruzione

Resistenza al fuoco di strutture in calcestruzzo armato

Protezione sismica mediante elementi isolatori o dissipatori

Strutture in muratura e  protezione del patrimonio culturale

Strutture reticolari metalliche e di lega leggera

Rinforzo di strutture mediante placcaggi in FRP

 

Strutture in legno :  budinga.

Legno di Bubinga.

NOMI BOTANICI.
Guibourtia demeusei, Guibourtia tessmannii, Guibourtia pellegriniana. Appartiene alla famiglia delle Leguminosae cesalpiniaceae.

NOMI COMMERCIALI.
Il legno è conosciuto ovunque con il nome di bubinga, se però viene sfogliato si usa chiamarlo anche kevazingo. Negli U.S.A. viene anche commercializzato con il nome di akume.

NOMI ALL'ORIGINE.
Bubinga, essingang, ovang (Cameroun); Oveng (Guinea); Kevazingo, buvenga (Gabon); Waka (Congo).

Legno budinga



AREALE DI CRESCITA.
Il bubinga è un legname africano proveniente principalmente dal Cameroun e dal Gabon; poiché spesso è molto più figurato, il legname del Gabon è talvolta denominato diversamente (kevazingo). Tre specie producono il bubinga: sono grossi alberi alti fino a 30 metri, con dei fusti cilindrici. Un legno simile si trova nel sud dell'Africa centrale ed è denominato musibi o Rhodesian copalwood.

CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE.
Il bubinga è rosso-rosso bruno, con venature purpuree, in particolar modo nel legno tagliato di fresco, che però scolorisce con una prolungata esposizione. La sua tessitura è media, e la grana è spesso un poco intrecciata, ma quando essa è ondulata o irregolare il legno ha un aspetto molto decorativo, sia sulle superfici segate sul largo, sia su quelle segate su quartiere. Il bubinga è un legno pesante, paragonabile come peso al palissandro. Alburno e durarne sono nettamente differenziati. L'alburno è di colore biancastro o bruno chiaro, inutilizzabile.

ESSICCAZIONE.
Il bubinga si essicca lentamente ma bene, ed una volta essiccato è stabile in opera. E' forte ma non particolarmente elastico. Si sega facilmente, dato il suo peso, e quando è secco si può lavorare a macchina dando un buon finito, sebbene bisogna usare una certa cura quando la grana è irregolare. E' apprezzato per la sua durevolezza e la sua resistenza alle termiti.

PESO SPECIFICO.
Stagionato all'aria presenta un peso specifico medio di 900 Kg/m3.

USI PRINCIPALI E LAVORAZIONE.
Un po' simile al palissandro, il bubinga ha un aspetto particolare e spesso altamente decorativo, specialmente quando una grana irregolare od ondulata si combina con una variazione naturale di colore. Lo si commercia principalmente come piallaccio, ed è usato per intarsi e scopi decorativi simili. Come legno massello è usato per manici di coltelli e manici di spazzole, oltre che per listoni da pavimenti e traversine ferroviarie. Viene particolarmente utilizzato dalle industrie del mobile dato che i tranciati che se ne ricavano offrono un bell'aspetto decorativo. Anche i segati sono di facile lavorazione e si prestano ad una bella finitura. Unioni con chiodi e viti tengono bene, ma data la sua durezza è piuttosto difficile da segare. Viene anche utilizzato per produrre oggetti torniti e piccoli oggetti come spazzole e manici di coltelli.
 

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